Escursioni
: Parco degli Abruzzi,Pescasseroli e Sulmona
Il
venerdì è stato dedicato alle escursioni in alcuni paesi più caratteristici
della zona come il Parco Nazionale d'Abruzzo,Pescasseroli e Sulmona.
L'Abruzzo con le sue scelte di natura ambientalista dimostra ampiamente come
sia possibile far coesistere uno straordinario patrimonio naturalistico con
la presenza dell'uomo.Molti gli animali disseminati per il parco come il
gatto selvatico,la martora,la lontra,il tasso,la puzzola,il
cinghiale,l'aquila reale,il falco pellegrino,il cervo e l'orso.
Pescasseroli è il centro
più importante del Parco Nazionale d'Abruzzo. E' situato nell'alta valle del
fiume Sangro, all'estremità settentrionale di una vasta conca, circondata da
montagne bellissime e da immensi boschi centenari in una delle zone montane
più suggestive d'Italia per la selvaggia bellezza paesaggistica e per
la straordinaria varietà della flora e della fauna, in un ampia pianura a
1.167 m. sul mare. Pescasseroli è il luogo ideale per un soggiorno nella
natura, in tutte le stagioni è possibile ammirare il territorio del
Parco di rara suggestiva bellezza con itinerari naturalistici.In inverno è
anche possibile la pratica degli sport invernali.
Sulmona
è molto conosciuta per il suo aspetto eno-gastronomico che ne
riconduce la fama ai confetti, croce e delizia di questa città.I
Sulmonesi dicono che essi sono una 'dolce croce' per loro, in quanto
ovunque si vada, si sentono ripetere: "Ah, Sulmona... la città dei
confetti!" e ciò, per quanto lusinghiero, è al contempo, un po' riduttivo.
Sulmona è, prima di tutto, la cittadina medioevale, fatta di antiche mura,
di porte in pietra, chiese, monumenti e non la grossa fabbrica di dolciumi
che tutti si prefigurano! Ci troviamo nel cuore del
Parco Nazionale della Majella, in
Abruzzo, regione da qualcuno definita "Polmone
Verde d'Europa", tenuta in considerazione la densità di
vegetazione per territorio. Dalle finestre delle case si scorgono il
Gran Sasso d'Italia, la
Majella,
"montagna madre" che, a ben guardare, riproduce il profilo di una donna
supina, e il Morrone. Su quest'ultimo, si ritirò e
visse da eremita Fra' Pietro da Morrone,
Papa Celestino V colui che "fece per viltade
il gran rifiuto", come sostiene Dante nel Canto III dell'Inferno.Sulmona
ha dato i natali, nel 43 a.C., al poeta latino
Publio Ovidio Nasone, la cui statua è posta in
Piazza XX Settembre, luogo di incontro di tutte le
generazioni sulmonesi. |