Le escursioni
Museo Musmi e
Parco Internazionale della scultura di Catanzaro
Il
MUSMI, museo storico provinciale Brigata
Catanzaro, nasce dalla volontà di lasciare
aperta una finestra sul passato. Sugli eventi
lontani e romantici dell’epoca napoleonica e
risorgimentale, e su quelli più recenti e
terribili delle due guerre mondiali.Lo stesso è
ubicato all’interno del Parco della Biodiversità
Mediterranea, frutto del lavoro e della
determinazione del Presidente
dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro
Michele Traversa, tra l’altro padre di entrambe
le iniziative.Una visita al museo è così
l’occasione per rivivere, attraverso immagini,
cimeli, armi e divise, centocinquant’anni di
storia. Affascinanti le corazze, ricchi i
cimieri e rilucenti le sciabole del periodo
napoleonico. Dunque un’esposizione di grande
interesse per studiosi e appassionati di storia
e un’importante occasione didattica per i nostri
giovani all’interno di uno scenario di grande
suggestione, il Parco della Biodiversità
Mediterranea. Una vegetazione rigogliosa che si
estende per oltre 60 ettari, fa da cornice alle
tante attività dedicate allo svago e a proposte
culturali di grande respiro. Un bel teatro
all’aperto, una preziosa collezione di sculture
contemporanee di qualità internazionale e,
appunto, il nuovo museo storico provinciale,
accrescono e completano un parco che merita di
essere annoverato tra i più belli di tutto il
paese.Questo scenario
straordinario,caratterizzato dall'antica città
greca di Skylletion,ogni anno ospita alcuni dei
maggiori protagonisti della scena
internazionale.Sino ad ora sono stati coinvolti
con specifici progetti installativi,Stephan
Balkenhol,Tony Gragg,Wim Delvoye,Jan Fabre,Antony
Gormely,Mimmo Paladino e Marc Quinn. A rendere
unico il progetto non è solo il suo rilievo
culturale e la sua specificità,ma anche il fatto
che "Intersezioni" ha dato vita ad un Parco
Internazionale della Scultura,il primo del
meggiogiorno,con la collacazione permanente di
17 opere all'interno di un'area verde di 13
ettari nel cuore di Catanzaro.
|
Il Museo storico
militare Musmi (foto Matteo Savatteri)
La scultura "Cast
Glances" di Tony Gragg (Foto Matteo Savatteri)
"Concrete mixer" di
Wim Delvoye (Foto Matteo Savatteri)
"Seven Times"
di Antony Gormley (Foto Matteo Savatteri)
"Seven Times"
di Antony Gormley (Foto Matteo Savatteri)
Tiriolo
Tiriolo è una
splendida cittadina di circa 4000 abitanti, posta a quasi 700 m. sul
livello del mare. Le case arroccate come in un presepio
costituiscono la parte "vecchia" del paese, mentre le case che si
estendono ai piedi del colle la parte nuova, incastonata come un
prezioso diamante tra il suo monte della presila e le valli ai lati,
è praticamente abbracciata dal sole, dall' alba al tramonto, quando
è possibile ammirare dalla sua esclusiva vista dei "due mari" uno
splendido paesaggio ricco di colori e giochi di luce. Dalla sua
particolare posizione geografica è possibile godere della vista
contemporanea del mare Jonio e del mar Tirreno, nonché (a occhio
nudo e distintamente) le isole eolie e i due vulcani Stromboli e l'
Etna. Ricca di una storia antica ancora percettibile negli usi e
costumi, Tiriolo vanta di un tesoro archeologico di grande interesse
non ancora del tutto scoperto. Sul colle abitato di Tiriolo si erige
il centro storico del paese, costituito da un agglomerato fitto di
case appoggiate e intersecate una con l' altra a formare numerosi e
complessi vichi, a volte larghi a malapena il passaggio in un solo
uomo. Sono frequenti anche archi di collegamento fra le due
costruzioni opposte, sui quali sono costruite camere abitabili. La
costruzione "intima" di queste case sono uno specchio di una società
antica ma ancora presente, dove i rapporti umani sono molto più
caldi sinceri e altruistici, dove il buon vicinato e il rispetto e
aiuto reciproco sono alla base di una convivenza serena ed
appagante.All' occhio tutto questo si traduce in una composizione
armonica coerente e omogenea, dove ogni particolare costruttivo e
decorativo sembra completare un quadro altrimenti incompleto, quadro
colorato di tinte calde e rassicuranti, dove il tempo sembra
piacevolmente fermarsi, e il cuore rinfrancarsi con degli istanti
interminabili di serenità.A Tiriolo i convegnisti,insieme
all'Assessore alla Cultura Luigi Guzzo,al Presidente della Pro-Loco
Giovanni Paone,allo storico Domenico Montuoro ed all'archeologo
Tommaso Leone,hanno potuto visitare il centro storico e le
caratteristiche botteghe artigiane oltre al museo del costume
calabrese ed all'antiquarium civico.
|
Panorama di Tiriolo
Per le strade di
Tiriolo (Foto Matteo Savatteri)
La lavorazione della
lana al telaio (Foto Matteo Savatteri)
La "Pacchiana",tipico
costume calabrese e museo del costume (Foto Matteo Savatteri)
Antichi costumi ed
attrezzi di lavoro (Foto Matteo Savatteri)
Museo antichi costumi
della Calabria (Foto Matteo Savatteri)
I convegnisti nella
Piazza centrale di Tiriolo (Foto Matteo Savatteri)
LA CERAMICA ARTISTICA SQUILLACESE
La storia della ceramica
squillacese è intimamente legata alla fondazione della città ( Skilletion )
avvenuta verso il VII secolo a.C. ad opera dei colonizzatori greci, nel
periodo della Magna Grecia. Furono proprio questi a portare nella cittadina
l’arte che, secondo alcuni autori, trarrebbe origine dai famosi ceramisti di
Samo. E’ possibile ammirare le manifatture squillacesi , comprendente
ceramiche antiche , presso alcune collezioni private e nei principali musei
ed Istituti specializzati italiani e mondiali : Museo di Capodimonte di
Napoli, Museo Duca di Martina alla Villa Floridiana di Napoli , Istituto
Statale d’Arte di Napoli , Museo civico di Rovereto, Collezione Arcoleo di
Palermo, Victoria and Albert Museum di Londra , British Museum di Londra,
Rohsska Konstslojmuseet di Goteborg, Metropolitan Museum of art di New York
, Musee du petit palais di Parigi , Museo int. delle ceramiche di Faenza,
Farmacia Bucarelli di Vibo Valentia, Collezione privata di Roma, Museo della
ceramica di Sevres, Centro culturale del Folklore e delle tradizioni
popolari di Squillace. |
Lavorazione della
ceramica (Foto Giuseppe Rotta)
Lavorazione della
ceramica (Foto Giuseppe Rotta)
Lavorazione della
ceramica (Foto Giuseppe Rotta)
|MENU'|HOMEPAGE|INDIETRO | |