Le
mostre fotografiche e le video-proiezioni
di Fabio Del Ghianda
In un Congresso di fotoamatori non possono mancare le mostre fotografiche e
le videoproiezioni, anche come spunto di confronto e discussione tra le
varie proposte. Il programma di quest’anno era incentrato sulla mostra del
Circuito UIF, allestita in parte nella hall del Palace Hotel, sede
congressuale, e in parte in un locale che si affacciava sulla via principale
di Arco, in via Segantini. Nove gli Autori in mostra. Fabio Bravo di
Casarano (LE) ha proposto una serie di immagini dal titolo “Rosso”
incentrato sulla lavorazione per l’essiccamento dei pomodori in lunghe stese
al sole della Puglia. Renzo Caliari, ha proposto, anche in coerenza con il
tema del Congresso che ha organizzato, una serie di immagini sul Trentino,
dal Lago di Garda a quello di Toblino, dalle vette delle Dolomiti al
Castello di Arco. Nicola Esposito di Povegliano (TV) con “Storie e
frammenti” ha invece spaziato presentando una selezione delle sue immagini
più note e vincenti: dalla serie sui bambini festosi nella Piazza
dell’Osteria del Sole alle coinvolgenti immagini del Palio di Siena. Il
livornese Fabio Ferretti ha fatto da contraltare ai paesaggi di montagna di
Caliari, proponendo una serie di immagini su “I colori del mare” con la
Terrazza Mascagni e la costa labronica e toscana a fare da soggetto delle
proprie immagini. Abbiamo poi la giovane autrice piemontese Valentina
Galvagno di Ceva (Cuneo), che ha esposto un portfolio seriale in un buon
bianco-nero, “Note gitane”, di musicisti gitani e di strada impegnati a
suonare le loro chitarre, trombe, violini, fisarmoniche. Maurizio Manzi di
Cremona propone invece un sintetico reportage a colori “Per le strade di
Calcutta” incentrando l’attenzione sulla vita e attività umane che vi si
svolgono con botteghe e mercati all’aperto, uomini intenti a giochi di carte
e scommesse davanti ai locali bar. Angelo Moras di Campoformido (UD) torna a
portarci in montagna con al sua “Passeggiata al rifugio Locatelli”, famoso
rifugio alpino di fronte alle tre Cime di Lavaredo che raggiungiamo insieme
a lui accompagnati dalle sue immagini. Dopo l’aria frizzante delle Dolomiti,
un nuovo tuffo nel mare, con le sofisticate immagini di Adolfo Ranise di
Imperia che, con la serie “Vele” ci immerge in una regata di grandi barche a
vela intente a risalire il vento veleggiando di bolina o a solcare le onde
con il vento in poppa. La mostra termina con le opere di Michele Russo di
Luzzi (CS) che propone una serie di ritratti di anziani, “Gli sguardi del
tempo”, incentrati, anche grazie ad attente sfocature, su gli occhi vivi e
pungenti di chi tanto ha vissuto: sono occhi che ancora raccontano di
gioventù vissuta intensamente, di amori passati, della nostalgia del tempo
che fu, di lavoro duro nei campi, di pecore accompagnate al pascolo. Franco
Alloro, il Consigliere delegato alla organizzazione e gestione del Circuito
UIF, ha anche realizzato un bell’audiovisivo con le foto degli autori
partecipanti, accompagnato da musiche appropriate e coinvolgenti per ogni
singola serie di immagini. E così cominciamo a parlare di audiovisivi. Due
le serate dedicate alle videoproiezioni: la prima sera gli Autori trentini
hanno accolto i congressisti con lavori incentrati per lo più sul tema del
Congresso e quindi rivolti a valorizzare i vari aspetti della montagna e del
Trentino, nella seconda serata invece si è dato spazio alle proposte dei
soci UIF provenienti dalle altre parti d’Italia. Daniela Zafarana ha quindi
proposto un audiovisivo sulle Dolomiti del Brenta, bissando poi con un’altra
opera, “Happy”, incentrata sulla ripresa di momenti di vita felici ed
allegri. Marco Vecchi ha proposto l’audiovisivo “Le stagioni del Trentino”
con immagini naturalistiche e paesaggi che hanno proposto il volto del
Trentino nel succedersi delle quattro stagioni. Tema in parte ripreso dalla
proiezione di Mario Benigni “Le mie montagne, il mio mondo” con molte
immagini della flora e fauna delle montagne del Trentino. Fabio Pedrotti,
Segretario Regionale del Trentino, e la moglie Luisa Garollo hanno
incentrato le loro immagini sulla “Città di Trento” facendocela conoscere
attraverso le immagini prima ancora di andare realmente a visitarla. Il
lavoro a due mani di Renzo Caliari e della moglie Tiziana Brunelli si è
invece incentrato sui luoghi della memoria della Prima Grande Guerra,
sottolineando come in queste terre la guerra arrivò circa un anno prima che
in altre zone, quindi quest’anno ricorre il centenario della guerra che in
Trentino iniziò appunto nel 1914.L’autrice
Giovanna Pastoris con “fotografando in libertà”, torna a presentare aspetti
del Trentino, spaziando tra rievocazioni storiche ed immagini di natura.
Sperando di non aver dimenticato nessun lavoro, termino il sintetico
resoconto delle proiezioni della prima serata con quella di Renzo Mazzola,
“Inverno in Val di Ledro”, che ci immerge nei paesaggi e nella natura
invernale della vicina Valle di Ledro con il suo omonimo lago le cui acque
scendono a quelle del lago di Garda, alimentando anche la centrale
elettrica: delle gran belle immagini con un buon accompagnamento musicale.
Le proiezioni del venerdì sera, a seguire la lettura dei portfolio
presentati a Michele Buonanni, Direttore di Fotografia Reflex, sono state
invece proposte dai soci di tutta Italia ed hanno toccato ovviamente i più
disparati temi. La serata si è aperta con il lavoro collettivo “La corsa
degli Zingari” del Gruppo Fotografico La Genziana di Pescara, presentato dal
Consigliere Antonio Buzzelli e presidente del gruppo. “La corsa degli
Zingari” si svolge a Pacentro, ai piedi della Maiella, e si tratta di una
manifestazione a sfondo religioso che si svolge per celebrare la Madonna di
Loreto con una corsa a piedi scalzi dalla cima di una collina alla Chiesa
del paese. Tra gli autori della collettiva lo stesso Buzzelli, Antonio Di
Federico e Umberto D’Eramo, scusandomi con chi non sono riuscito a
ricordare. E’ stata poi la volta di Sandra Ceccarelli, toscana di Firenze
del Gruppo Fotografico “Prisma” di Scandicci, con “Emozione danza”,
coinvolgenti immagini tratte dallo spettacolo “Metamorfosi”. A seguire,
ancora dalla Toscana, il presidente del GF Prisma, Stefano Malfetti, ha
proposto “Eroica 2013”, un racconto fotografico della manifestazione
cicloturistica con biciclette ed attrezzature d’epoca che percorre le
vecchie strade “bianche” a Gaiole in Chianti. La serata è tornata poi a
proporre un altro lavoro di Antonio Buzzelli sulla “Festa di Sant’Antonio
Abate” che si tiene a Scanno (AQ): chi aveva partecipato al Congresso di
Scanno, nel 2005, non ha potuto fare a meno di essere assalito da emozioni e
ricordi di quel bel Congresso, riconoscendo viuzze, scalinate e persone,
soggetti di tanti scatti fotografici. Stefano Romano di Messina ci ha fatto
poi volare fino alle terre d’Irlanda con “This is Ireland”: un’Irlanda un
po’ diversa da quella classica dei verdi paesaggi e dei cieli dal blu
intenso costellato di nuvole bianche, quasi pecorelle come quelle che spesso
si trovano nei lussureggianti prati irlandesi; l’attenzione è infatti stata
posta anche, e direi soprattutto, su gli aspetti urbani e di vita cittadina,
con Dublino a fare talvolta da soggetto, tal altra da sfondo alle immagini
di Stefano. Un’altra proiezione collettiva, coordinata da Vincenzo
Montalbano, è stata proposta dal “Gruppo UIF” palermitano e dalla
Associazione Fotografica Alesina “AFA”: la proiezione “Bosco Tassita,
scrigno dei Nebrodi”, dedicata al bosco di tassi a Caronia (ME) nel parco
dei Nebrodi, ha fatto conoscere un angolo tra i più belli della Sicilia
attraverso una ideale passeggiata tra tassi centenari, ma anche faggi e
aceri, lungo i sentieri dei vecchi carbonai. In entrambe le serate, le
videoproiezioni proposte ai congressisti sono state completate da quella
predisposta dal consigliere Franco Alloro dedicata al Circuito UIF. Con
l’auspicio di non essermi perso qualche altra bella proiezione, un plauso a
tutti gli Autori per le due belle ed interessanti serate di fotografia,
ricche di buone immagini e di tanti nuovi spunti fotografici, e un
ringraziamento personale a Antonino “Nino” Giordano per i due audiovisivi
che mi ha donato, dedicati ai due Congressi palermitani del 1999 e 2010, con
le immagini di tanti soci ed amici, ricordi personali, ma anche piccola,
grande storia della UIF tutta, che, sintetizzati ed ampliati con quelle di
altri congressi potrebbero diventare la traccia visiva dell’Associazione.
E’ un’idea “buttata là” in attesa che qualcuno la raccolga e la faccia
diventare realtà ! Nino, ma anche gli amici di Casarano e Pisa nel 2011 e
2012 ce ne hanno dato l’esempio !
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