Page 22 - 4-2021
P. 22

v
                                           Leggiamo le vostre foto














                                                                                 a cura di Luigi Franco Malizia



                            Per partecipare a questa rubrica, rivolta in particolare ai giovani,
                      inviate le vostre foto all’indirizzo e-mail: gazzettinofotografico@uif-net.com.
                       Le foto devono avere il lato lungo di circa 2.000 pixel e risoluzione 300 dpi





















































        Maria Cristina Curti                                   Lauretta Ugolini
        Trebisacce (CS)                                        Villapiana (CS)
        Ritratto                                               Abbondanza
        Un emblematico ritratto di anziana donna, verrebbe da dire “ambientato”, per   Natura Morta o Still life, che dir si voglia, ovvero gusto della composizione,
        gli elementi di contorno presenti nel fotogramma, uscio e mura di casa. Un’an-  studio della luce, gestione del colore. Voci preminenti, al riguardo, esemplar-
        ziana donna di Calabria i cui connotati somatici e abbigliamentali  paiono par-  mente scandite dalla interessante rappresentazione  propostaci da Lauretta
        toriti dalla penna di Leonida Repaci, grande scrittore calabrese e assertore di   Ugolini. Qualcosa che mi rimanda, in certo modo, ad alcune calligrafiche e
        quel “rupe”- metafora contemplante un insieme voci quali umanità, ristrettezza   “caravaggesche” opere di Simona Rizzo, ferme restando, evidentemente, o-
                                                               riginalità e sensibilità creative della brava autrice calabrese. “Abbondanza”,
        ma ache fierezza e dignità. Non ci è dato sapere quale sia la circostanza che   allora, con tanto di riferimento all’aspetto simbolico del melograno dai rossi
        sulla destra attira lo sguardo della donna. Di certo, invece, sono evidenti le   e dolci arilli, ma anche, me lo si lasci passare , a quello qualitativo della ben
        parti anatomiche scoperte della stessa che richiamano l’attenzione del fruitore   ideata e accurata costruzione operata da Lauretta. Decisamente consona la
        dell’immagine, viso e mani, evocative della fatica e del tempo che passa. Meri-  scelta dell’omogeneo fondale scuro, a beneficio di intriganza luministica e vi-
        to di Maria Cristina e di aver saputo accedere al tutto con semplicità e sagacia   talità espressiva della scena.
        interpretativa al tempo stesso.
        22
   17   18   19   20   21   22   23   24