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ReportageReportage                     Paolo Stuppazzoni






















                              Il festival dell’orienteIl festival dell’oriente










               La processione dei Misteri a Grumo La processione dei Misteri a Grumo








         riti si aprono a Grumo con la processione dell’Addolorata, il venerdì di   A Grumo Appula, in Puglia, il venerdì
         Passione, immagine portata a spalla dai macellai del paese, processio-  santo  c’è  la  processione  dei  Misteri
       I ne che attraversa le vie della città. Al termine alcuni uomini circa 20, in   composta da 12 simulacri in cartape-
       piazza Cardinale  Colasuonno, intonano il Canto del venerdì Santo antica   sta realizzati alla fine del 1700. I porta-
       nenia interamente in dialetto grumese, che narra la Passione di Cristo. Il ve-  tori dei pesanti simulacri procedono a
       nerdì Santo invece c’è la bellissima e commovente processione dei Misteri,   piedi scalzi in segno di pentimento e di
       processione composta da 12 simulacri in cartapesta realizzati tra la fine del   espiazione dei peccati.
       1700 e gli inizi del 1900. Significativa è la presentazione spirituale dei singoli
       Misteri che avviene all’uscita dalla chiesa Matrice. In Corso Umberto, dopo
       una breve riflessione da parte del parroco, avviene la consegna del Crocifis-
       so nelle mani dell’Addolorata e dove tutta la città accorre per vedere questo
       momento intenso e significativo. La storia di Grumo Appula ci porta in epo-
       ca  preromana. Sorse come centro  Apulo e alla caduta dell’impero romano
       d’occidente entrò a fare parte del regno ostrogoto nel quale si avvicendarono
       i bizantini fino alla dominazione normanna. Venne venduto successivamente
       come feudo al Regno di Napoli nel 1600. Dopo successivi avvicendamenti
       di famiglie di grande prestigio nobiliare, il borgo  divenne possedimento dei
       Caracciolo prima di essere dichiarata Città  Regia nel 1800. Meticolosa la
       preparazione della sfilata in onore della SS Maria Addolorata. Uomini e al-
       cune presenze femminili, in religioso anonimato  si riuniscono  in una piccola
       stanza  riservata per la vestizione. Dopo il rito della vestizione, i penitenti
       prendono  possesso della croce simbolo della passione di Cristo e, in reli-
       gioso silenzio poco prima della sera, sfilano per le vie del paese gremito di
       fedeli, seguendo il simulacro  di Cristo in croce portato a spalla dai rappre-
       sentanti del comitato di Grumo Appula. Successivamente si uniscono alla
       figura della  SS. Vergine  le massime istituzioni religiose e civili del Comune.
       La processione continua fino a tarda ora dopo numerose  tappe e soste per
       consentire ai portatori, vestiti di rosso, di prendere fiato a causa della fatica
       dovuta al peso della croce ed al fatto che procedono a piedi scalzi, come
       segno di   pentimento  ed espiazione dei peccati. La processione   si chiude,
       dopo il completamento del lungo percorso cittadino, nello stesso modo come
       era iniziata ovvero ammassando tutte le croci  in un angolo esterno della
       struttura iniziale della vestizione in attesa del prossimo anno.
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