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ReportageReportage                    Roberto Scannella





























           Albe di ghiaccio,un mondo da tutelareAlbe di ghiaccio,un mondo da tutelare







                      di Teresa Mirabella
      La nascita di un nuovo giorno è sempre un’emozione sconvolgen-  Queste sono alcune immagini scattate duran-
      te. Un rito che si ripete da migliaia di anni e che si ripeterà per altre   te un viaggio alla scoperta del Lago Bajkal in
      migliaia  di  anni  ancora.  Ogni  volta  è  comunque  uno  spettacolo   Siberia, ampio come il nostro Mare Adriatico
      unico e irripetibile. E’ duro alzarsi presto quando sai che fuori ci   che, da inizio gennaio fino ad aprile-maggio,
      sono meno trenta gradi e che il luogo dove ti svegli è in Siberia,     si copre di uno spesso strato di ghiaccio sul
      sul lago Bajkal, ma ne vale davvero la pena perché davanti agli   quale  si  può  tranquillamente  camminare  a
      occhi si svela una distesa compatta fino all’orizzonte che rende   piedi, andare con mezzi pesanti carichi di le-
      ancora più irreale il paesaggio costellato da merletti di ghiaccio,   gname e con hovercraft, come se fosse una
      da diamanti e gemme multicolori. Il sole lentamente si eleva ten-  solida terra ferma.
      tando invano di riscaldare quel mondo. I suoi raggi esaltano forme
      e anfratti cristallini mentre con la macchina fotografica cerchi di
      catturare velocemente i punti di vista più emozionanti. Il gelo può
      tradire le tue dita e i congegni della reflex. L’attimo diventa ancor
      più fugace. Queste sono alcune immagini scattate durante un mio
      viaggio alla scoperta del Lago Bajkal, ampio come il nostro Mare
      Adriatico  che,  da  inizio  gennaio  fino  ad  aprile-maggio,  si  copre
      di uno spesso strato di ghiaccio sul quale si può tranquillamente
      camminare a piedi, andare con mezzi pesanti carichi di legname e
      con hovercraft, come se fosse una solida terra ferma. Per il resto
      dell’anno è un ameno lago navigabile e balneabile. Noi abbiamo
      scelto di viverlo a febbraio, durante il periodo magico dei ghiacci
      insieme a pochi temerari fotoamatori guidati dalla nostra esper-
      ta di viaggi estremi Yulyia Vassilyeva. Diario del giorno: sveglia
      alle ore 5:30, complesse operazioni di vestizione con panni e cal-
      zettoni  a  strati;  preparazione  accurata  dello  zaino  con  la  reflex
      ben protetta; un profondo respiro e poi fuori dell’alloggio a caccia
      di suggestive immagini facendo attenzione a lasciare fuori dalla
      muffola il ditino per lo scatto solo per pochissimi attimi….; rientro
      per colazione e poi di nuovo in giro per catturare altre meraviglie;
      ritorno nell’alloggio dopo aver sigillato in una busta di plastica la
      reflex per evitare alla condensa di prendersi la rivincita sulla fedele
      macchina, entrando in luogo chiuso. Dopo cena, un’altra uscita
      fotografica per godere delle ultime luci del giorno. E’ un’esperien-
      za che ognuno di noi dovrebbe vivere almeno una volta nella sua
      vita. Davanti a quest’immenso spettacolo si riacquista la consape-
      volezza di quanto è prodigioso il Creato e della sua essenzialità.
      Con la nostra misera arroganza stiamo condizionando tutto ciò
      che ci circonda in ogni angolo della Terra, invece di tutelarlo per
      noi stessi e per le future generazioni. Gli sconvolgimenti climatici
      originati dalla nefasta gestione umana rischiano di annientare per
      sempre questo mondo magico e perfetto. Tuteliamo e rispettiamo
      la generosa Terra in cui siamo soltanto degli ospiti di passaggio!
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