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ReportageReportage Riccardo Caroli
Le cascate delle MarmoreLe cascate delle Marmore
l fiume Velino, dopo un tragitto di oltre 90km nella provincia di
Rieti ed aver “accarezzato” le splendide acque del lago di Pie-
Idiluco, decide di fare un volo di 165 metri terminando il suo per-
corso nelle acque del fiume Nera dando così origine alla Cascata
delle Marmore. In realtà non è stata proprio una sua decisione
spontanea quella di gettarsi, ma nel 271 a.c. il console romano
Curio Dentato ordinò la costruzione di un canale per deviare le
acque in modo da far effettuare al fiume i tre salti necessari a
raggiungere la sottostante palude stagnante e bonificare in questa
maniera l’intera zona. Oggi, quella che si trova a circa 7 chilome-
tri dalla città di Terni, oltra ad essere una tra le più alte cascate
italiane ed europee è anche una importante centrale idroelettrica
che fornisce fin dal 1929 una produzione significativa di energia
elettrica pulita. Per tale produzione le sue paratie vengono chiu-
se e incanalate per gran parte della giornata nelle turbine della
centrale, mentre al rilascio delle acque una sirena acustica av-
verte i visitatori che la cascata sta tornando a sprigionare tutta
la sua bellezza e potenza. Il sito di Marmore con i suoi 480mila
visitatori annui è un punto riferimento turistico e naturalistico della
regione Umbria, con due punti attrattivi principali (belvedere su-
periore e belvedere inferiore) e ben quattro sentieri pedonali per
vivere il luogo da protagonisti, non prima però di essersi dotati di
opportuna giacca impermeabile. Tre sentieri si diramano proprio
all’interno delle acque cadenti regalando all’escursionista passag-
gi davvero da ricordare come ad esempio il balcone degli innamo-
rati, mentre il quarto di questi percorsi si sviluppa all’esterno, nel come il gheppio. Il parco è la parte terminale della Valnerina,
promontorio di fronte alla cascata. Questo quarto sentiero regala ossia la valle attraversata dal fiume Nera che nasce presso i
al visitatore, che lo avrà percorso per intero, una vista totale e monti Sibillini nelle Marche ed attraversando una stretta e tortuo-
suggestiva di tutti e tre i salti del fiume Velino. Durante il periodo sa zona montuosa raggiunge Terni per poi sfociare nel Tevere.
estivo sono previste aperture notturne, regalando bellezza per gli Tra i comuni più importanti che si incontrano lungo la Valnerina
occhi e refrigerio per il corpo. Il nome della cascata deriva dai Sali ricordiamo Cascia, Norcia, Arrone, Ferentillo, Leonessa, Cerre-
di carbonato di calcio presenti sulle rocce, simili a marmo bian- to di Spoleto e Scheggino. L’economia dell’intera zona è basata
co. La singolarità di questo luogo ha richiamato, fin dall’antichi- sull’agricoltura, la raccolta dei tartufi, l’allevamento di trote e la
tà, illustri visitatori, da Plinio e Cicerone fino ad arrivare a Lord produzione di salumi, ma negli ultimi anni ad avere avuto un im-
Byron. Sembra che anche Leonardo Da Vinci sia stato attratto da patto notevole sulla sua economia è stato il turismo, sia quello
queste acque. L’intera zona fa parte del parco fluviale del Nera, di carattere religioso, sia quello escursionistico, alla ricerca di
paesaggi davvero unici. Si allegano a questo reportage degli
un’area di circa 2200 ettari di notevole pregio ambientale, ricca di scatti fotografici insoliti, ripresi da angolazioni ed in situazioni non
acque e di boschi in cui trovano habitat naturale colonie di rapaci sempre conosciute ai turisti.
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