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Digitalizzare diapositive e negativizare diapositive e negativi
Tecnica Digitaliz
di Franco Calabrese
uanti di noi hanno un archivio foto-
grafico composto da Diapositive o
Qda Negativi a colori o in bianco e
nero? la risposta sarà sicuramente “Mol-
tissimi”; ma convertire il nostro archivio
comporterebbe un costo eccessivo per
l’acquisto dell’attrezzatura necessaria,
costo che per molti di noi potrebbe esse-
re antieconomico. È questo il motivo che
spesso ci ha portato a rinunciare a far ri-
vivere i nostri ricordi familiari o semplice-
mente fotografici fatti di belle foto realizza-
te nel corso del tempo in cui si fotografava
solo con pellicole. Ma esistono metodi
economici che ci consentono di ottenere
buoni risultati e anche delle belle stampe
con costi accessibili a tutti.
Vediamo di analizzare i principali metodi di
conversione dei negativi o delle diapositive
in file digitali, dai più costosi a quelli più
economici ma altrettanto efficaci e adatti a
fare anche delle belle stampe
1)Ricorrere ad un laboratorio fotografico
che esegue questo servizio. Questo me-
todo è adatto solo a coloro che dovran-
no convertire solo pochi fotogrammi (al
massimo un centinaio) visto il costo che ci
verrà richiesto dal laboratorio. Ci assicu-
reremo un ottimo risultato ma ci risulterà
altrettanto oneroso.
2)Scansionare con appositi Scanner pro-
fessionali. La scansione può essere fatta
con appositi scanner professionali per dia
e per pellicole. Nikon è stato uno dei prin-
cipali costruttori di questi scanner (vedi fig.
n. 1) i cui costi si aggirano a migliaia di eu-
ro, costi che per molti di noi fotoamatori si
rivelano antieconomici visto che una volta
finito il lavoro non verranno più utilizzati.
Il risultato ottenuto sarà comunque ottimo
ed i file avranno bisogno soltanto di una
leggera postproduzione.
3)Scansionare con scanner piani per Dia e
Negativi. Se non vogliamo spendere cifre
elevate, possiamo ricorrere agli scanner
piani dedicati alla scansione delle Dia e dei
negativi ma anche adatti alla scansione di
documenti e di stampe fotografiche (fig. n.
2). Questi scanner sono provvisti di appo-
siti adattatori per diapositive, per pellicole
135 ed alcuni anche per pellicole profes-
sionali formato 120. I risultati ottenuti sono
soddisfacenti ma spesso richiedono tempi
molto lunghi per la scansione ed una post-
produzione molto accurata che scoraggia
colui che deve scansionare centinaia o mi-
gliaia di fotogrammi. Questi, però, hanno il
vantaggio di un costo accessibile che varia
dalle 300 alle 700 euro ed offrono anche
la possibilità di digitalizzare vecchie stam-
pe fotografiche. Personalmente ho usato
lo scanner HP Scanjet G4050 per digita-
lizzare diapositive, negativi formato 135
e negativi formato 120 ottenendo buoni
risultati.
4)Uso di duplicatori per diapositive. Si trat-
ta di un “Obiettivo” composto da un tubo
metallico con all’interno una lente macro
ed all’estremità un visore con una super-
fice bianca opalina dove si fa scorrere un
telaietto contenente le diapositive o i ne-
gativi (fig. n. 3). Questo tubo, con attacco
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