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ei “ritorni
”
Arco, il congresso d
Arco, il congresso dei “ritorni”
31° CONGRESSO NAZIONALE UIF -
di Francesco Paolo Ferrandello
Si cari amici, il 31° Congresso Nazionale U.I.F.
resterà scolpito nella nostra memoria come il
congresso dei “ritorni”.Il ritorno in Trentino, ad
Arco, località che ci aveva ospitato per lo
svolgimento del 25° congresso nel 2014, ma
soprattutto il ritorno ad una vita, seppur ancora
limitata da necessarie disposizioni, di quasi
normalità. L’anno 2020 sarà ricordato come
l’anno della pandemia da coronavirus, l’anno
dell’emergenza sanitaria, l’anno del
confinamento, della chiusura, l’anno delle
terapie intensive, l’anno degli anziani soli, l’anno
dei morti. Un anno, il 2020, che purtroppo, per le
problematiche legate all’epidemia, si è protratto
per buona parte dell’anno in corso e che ancora
preoccupa e non poco. Il congresso di Arco è
stato il congresso dove finalmente ci siamo
potuti rivedere, conoscere nuovi amici, stare
insieme in amicizia e allegria, parlare di
fotografia e, per qualche giorno, allontanare
dalle nostre menti le preoccupazioni, complice
la splendida cornice del Trentino e, in particolare,
di Arco, del lago di Garda e della valle di Fiavè.
L’organizzazione del congresso è stata curata
da Tiziana Brunelli, segretario regionale
Trentino-Alto Adige, supportata da Renzo Il Presidente Gandolfo apre i lavori del congresso. Da sin.: P. Romeo.R.Caliari,P..Gandolfo e S.Cristaudo.
Caliari, consigliere nazionale e segretario
nazionale UIF che, in un momento difficile, si ricche di vegetazione. Dopo una sosta a
sono adoperati all’organizzazione del più Malcesine, situata in piena “Riviera degli ulivi”,
importante evento nella vita associativa dell’UIF: con visita del suo centro storico, rientro a Riva
il Congresso Nazionale. Ma i soci trentini, per del Garda e il pranzo, dopo una passeggiata
raggiungere il top dell’ospitalità, hanno lungo la riva del lago e il suo centro storico. Il
veramente esagerato. Hanno prenotato e pomeriggio è stato interamente dedicato alla
ottenuto per i giorni del congresso giornate miti, proiezione degli audiovisivi che sono stati inviati
serene, soleggiate che hanno dato luce, buona al 1° Concorso Audiovisivi UIF. La proiezione è
luce, ai nostri cuori e ai nostri occhi. Pertanto, il stata molto apprezzata per gli argomenti trattati
loro impegno è stato sicuramente ripagato in e per la buona qualità. Dopo la cena, si è tenuta
quanto tutto si è svolto alla perfezione e con la conferenza del prof. Giancarlo Torresani dal
puntualità, tanto da raccogliere il consenso titolo “IMMAGINANDO l’immagine”, una
unanime dei soci e degli accompagnatori. Sede esauriente e colta disamina sull’essenza
del congresso il Palace Hotel Città di Arco, un dell’immagine: realtà assoluta o realtà diverse?
complesso di ottima qualità, punto di riferimento Sostiene Torresani “Si dice che la fotografia è la
nel panorama di eventi e del turismo nazionale rappresentazione oggettiva del reale essendo
ed internazionale. Un grande plauso e grazie al frutto della <presa diretta> della realtà.
suo direttore Ciprian Lupu, sempre attento, Purtroppo nessuno ha mai chiarito cosa sia o
disponibile e collaborativo. Nel pomeriggio di cosa si voglia intendere per “realtà’ “ e,
mercoledì 27 ottobre, dopo una bellissima nonostante non siano mancati filosofi e saggisti
passeggiata per le vie del centro storico di Arco che ne hanno teorizzato le più diverse <verità’>,
e la visita della mostra con gli scatti della l’interpretazione resta saldamente controllata
maratona fotografica svoltasi in occasione della dai vari “addetti ai lavori”. L’interessante
festa del fotoamatore 2021 organizzata da UIF sviluppo della conferenza, partendo dal “mito
Trentino, il Presidente Pietro Gandolfo ha della caverna” di Platone per arrivare al teatro
aperto il congresso salutando congressisti e delle ombre, dal Diorama di Daguerre alle Buonanni e Torresani discutono il tema del congresso
accompagnatori e ringraziandoli della loro illusioni ottiche, dal pensiero visivo al pensiero
presenza. Saluti anche da parte del Segretario verbale, ci ha condotto verso una visione, o
Renzo Caliari, dal vice presidente vicario Salvo immaginazione personale, di qualcosa che, a
Cristaudo e dall’economo Pino Romeo. volte, può stare dietro a un’immagine. Uditorio
Seguiva, quindi, l’incontro “Sguardi attento e affascinato. Mattina di venerdì 29,
sull’ambiente e sulla sua tutela”, tema del partenza dall’albergo in direzione di Fiavè.
congresso, a cura di Giancarlo Torresani, Lungo il tragitto il paesaggio e la ricca flora delle
docente e fotografo, esperto di didattica, Giudicarie esteriori, territorio di storia, natura e
progettazione, foto-editing e comunicazione, e bellezza. Lungo la strada che ci portava a Fiavè,
di Michele Buonanni giornalista e critico abbiamo potuto vedere la bellezza del lago di
fotografico. Il tema del congresso, l’ambiente, Tenno, il lago dal color turchese. Giunti a Fiavè
argomento centrale e di assoluta emergenza a abbiamo visitato il Museo delle palafitte e il
livello planetario, è stato dibattuto e seguito con parco Archeo Natura, l’area archeologica nota a
estremo interesse dall’uditorio. Il mattino livello internazionale e inserita nei siti palafitticoli
successivo, baciati dal sole e con un clima mite, preistorici dell’arco alpino patrimonio
partenza in pullman per Riva del Garda, imbarco dell’umanità dell’UNESCO. Quest’area
sul battello ed escursione sul lago di Garda costituisce un punto di riferimento di eccezionale
accompagnati lungo il tragitto da barche a vela, rilievo nella storia delle più antiche comunità
windsurf, kitesurf, e affascinati dalle loro agricole europee. In questo luogo si conservano,
evoluzioni. Il paesaggio del lago visto dall’acqua, sommersi, i resti della fitta selva di pali, che
di un blu intenso, ha un fascino del tutto millenni fa sorreggevano il villaggio su palafitte,
particolare con una costa di roccia scoscesa sopravvissuti in maniera stupefacente
attraversata dalla strada Gardesana attraverso i secoli. Il museo racconta le vicende
Occidentale, realizzata negli ultimi anni della II dei diversi abitanti palafitticoli succedutisi lungo
Guerra mondiale con il suo susseguirsi di le sponde del lago Carera, bacino di origine
tunnel, e l’altra più dolce con calette e pendici glaciale, tra tardo Neolitico e età del bronzo. Nel Buzzelli socio più anziano e Andrea Parodi più giovane
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