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Reportage                                       Al��ed� D�v���

































               Myanmar,il serpente di giada








              isto dall’alto il fiume Irrawaddy, che nasce nella zona orientale   Il  Myanmar  è  un  paese  ricco  di  luo-

              dell’Himalaya, sembra un serpente di giada che striscia pigro lun-  ghi  incantevoli  ed  il  fiume  Irrawaddy
        Vgo una pianura immensa e assolata, battuta tra giugno e agosto   scorre,da nord a sud,come un serpente
        dai monsoni. L’Irrawaddy che copre una lunghezza di 2700 chilometri,   di giada lungo una pianura immensa e
        attraversa da nord a sud tutto il paese per sfociare infine nel mare delle   assolata. Nell’antichità i Mon sono sta-
                                                                     ti  i  primi  individui  ad  abitare  lungo  le
        Andamane. Si pensa che nell’antichità i Mon siano stati i primi individui   sponde del fiume.

        ad avere abitato lungo le sponde del fiume. In seguito, nel I secolo a.C.
        questa zona fu abitata dai Pyu, che scomparvero quando i birmani co-
        minciarono a migrare dal Tibet verso la valle dell’Irrawaddy nel IX secolo.
        Nel 1942 i giapponesi invasero la Birmania e la resero uno stato libero
        dagli inglesi; la vera indipendenza arrivò solo nel 1948 con l’instaurazio-
        ne di un governo democratico durato fino al 1962 anno in cui un colpo
        di stato trasformò la Birmania in una dittatura militare. Per più di mezzo
        secolo, il Myanmar è stato alla mercé di dittatori, giunte militari, ribelli
        sanguinari e trafficanti di droga senza scrupoli. I governi che si sono sus-
        seguiti hanno cancellato di fatto ogni traccia di democrazia nel paese,
        arrestando  intere  assemblee  parlamentari,  ricorrendo  al  lavoro  coatto
        per dare fiato a un’economia in crisi, imprigionando Aung San Suu Kyi,
        premio Nobel per la Pace 1991, e riducendo brutalmente al silenzio ogni
        voce dissidente. Tuttavia, il Myanmar rimane un paese ricco di luoghi
        incantevoli e persone sorprendentemente cordiali. Si tratta di una con-
        dizione che molti considerano pittoresca dimenticando, però, la realtà
        politica. Aung San Suu Kyi, simbolo della lotta contro i militari, rimase per
        25 anni agli arresti domiciliari fino al 2010 anno in cui ritrovò la libertà.
        Appena due anni più tardi ottenne un seggio al parlamento e dal 2016 la
        carica di primo ministro agendo di fatto come un presidente fino al 2021,
        quando l’ennesimo colpo di stato militare ha nuovamente instaurato un
        regime dittatoriale. Aung San Suu Kyi, chiamata dal popolo semplice-
        mente la “Signora”, è stata arrestata e rimessa agli arresti domiciliari. Da
        allora, l’esercito continua ad arrestare arbitrariamente, torturare e ucci-
        dere commettendo violazioni dei diritti umani contro le popolazioni civili.

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