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ReportageReportage Carlo Pollaci
Il cimitero militare canadese ad OrtonaIl cimitero militare canadese ad Ortona
el corso del XXXIII Congresso Nazionale UIF si è svolta Il cimitero, realizzato tra il 1944 e il 1945, rac-
una visita al Cimitero Militare Canadese (Moro River Ca- coglie le spoglie dei soldati canadesi (ma an-
Nnadian War Cemetery) sito nella frazione di San Donato che di altre nazionalità) caduti nella cosid-
di Ortona. Il cimitero, realizzato tra il 1944 e il 1945, raccoglie le detta “Battaglia di Ortona”, combattuta nel
spoglie dei soldati canadesi (ma anche di altre nazionalità) ca- contesto della “campagna del fiume Moro”. Vi
duti nella cosiddetta “Battaglia di Ortona”, combattuta nel con- riposano le spoglie di oltre 1600 soldati allea-
testo della “campagna del fiume Moro”. La cittadina di Ortona ti caduti nella battaglia, soprattutto canadesi
che, a detta degli storici, nel quadro delle operazioni militari che (1375), ma anche inglesi neozelandesi, india-
videro fronteggiarsi le truppe alleate e quelle tedesche lungo la ni, sudafricani e australiani.
linea Gustav, costituiva un obbiettivo strategicamente seconda-
rio, se non irrilevante, per decisione del Maresciallo Montgomery
(comandante dell’armata alleata) venne presa d’assalto dal 22º
Reggimento fanteria canadese mentre a sua difesa si schierò il
3º Reggimento paracadutisti dell’armata tedesca. La determina-
zione dei combattenti di entrambi gli schieramenti, a cui si aggiun-
se l’ordine personale di Hitler di difendere la città “fino all’ultimo
uomo”, fecero di Ortona una sorta di piccola Stalingrado d’Italia.
Il preludio della battaglia fu la conquista, il 14 dicembre 1943, di
“Casa Berardi”, una casa colonica posta sulla strada tra Orsogna
e Ortona fortemente presidiata dalle truppe tedesche, da parte
della Compagnia C, comandata dal capitano Paul Triquet, a prez-
zo di perdite elevatissime: solo 14 uomini raggiunsero l’obiettivo.
Al capitano Triquet fu assegnata la prima “Victoria Cross” conferi-
ta a soldati canadesi durante la campagna d’Italia nella Seconda
Guerra Mondiale. Anche i successivi combattimenti per la con-
quista di Ortona furono particolarmente accaniti, casa per casa,
con atti di eroismo e perdite elevate da ambo le parti e cessarono
solo il 28 dicembre, con il ritiro delle truppe tedesche su posizioni
a loro più favorevoli, mentre la cittadina era stata praticamente
rasa al suolo. Le vittime della battaglia furono di circa 900 soldati
tedeschi e 2300 soldati alleati, oltre a 1300 civili rimasti intrappo-
lati nelle loro case. Nel cimitero riposano le spoglie di oltre 1600
soldati alleati caduti nella battaglia, soprattutto canadesi (1375),
ma anche inglesi neozelandesi, indiani, sudafricani e australiani.
Scorrendo le lapidi, geometricamente allineate all’ombra di aceri,
colpisce la giovane età dei caduti, per la maggior parte compresa
tra i 19 e i 26 anni. Giovani uomini venuti dall’altro capo del mondo
a dare il loro contributo di sangue per la liberazione dell’Europa
dal nazifascismo.
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