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Segnalazione Fabio Del Ghianda
Terzo premio Francesco Paolo Ferrandello Segnalazione Lorena Zunino
come appunto le soggettive. Allora vedia- Il nostro fotografo ci racconta, in questa o- tronchi e dar loro sembianze tramite mani
mo un'inquadratura effettuata dal dentro di pera, la sua poesia, solo la sua, perchè la abili e appassionate. Sarà allora una nuova
un porta cosmetici, ma anche dal cuore di poesia non si può generalizzare e, davanti dimensione del bosco, ci saranno volti a far
un libro, dal dentro il cestello della lavatri- alle visioni che ci mostra, ognuno la sente compagnia in una nuova passeggiata, l’uo-
ce e via via tutte le buone rappresentazio- vibrare in modo diverso. Il lavoro è pulito e mo ha saputo ascoltare l’urlo del bosco e
ni che il lavoro ci offre. In tutta l'opera si scorrevole, la scelta di produrlo in vertica- gli ha voluto dare una parvenza di espres-
avvicendano figure di donna tutte diverse le non semplifica la situazione, sappiamo sione nuova.”
tra di loro, come in fondo è la normalità di bene che la visione verticale è abbastanza
una casa normale, intente ognuna nel loro poco comune nel mondo dell'audiovisivo, Classifica autori ammessi dal 6° Al 12°
operare negli orari più normali in cui certe in effetti le immagini vengono lette con più posto Gernetti Francesca “Circo di fine e-
azioni si debbano svolgere, anche in que- lentezza, ma ciò non squalifica certo le state”, De Silvestro Alma Danièle “Ladiri”,
sto l'autore è stato preciso e attento alla bontà del lavoro.” Di Cerbo Giuseppe “Concerto per Mate-
normale e credibile cadenza. Abbiamo ini- Segnalazione a Del Ghianda Fabio con
l’opera “Da Puno a Cusco”
ziato parlando di originalità, è vero, qualità “Sono molte le realtà che i solerti fotografi ra”, Palladini Roberto “Sfumature di nero”,
che troppo spesso l'andiamo a cercare in viaggiatori riescono a mostrarci, farci vive- Caliari Renzo “La vecchia salina”, Sogliani
posti reconditi e lontani, non immaginiamo re delle sensazioni da loro provate tramite Paola “Un luogo sicuro”, Vasi Donatella
che ci sono opere da riprendere a metri le loro immagini, in questo caso col loro “Spagna del nord tra realta’ e finzione”
zero, con molta innovazione stilistica e fre- audiovisivo. L'elegante diario componente Autori ammessi dal 13° al 30° posto
schezza fino a meritare il premio che ha il nostro audiovisivo ci regala un recente Artale Giovanni “La Monuments Valley
meritato questa opera, proprio in questa spaccato del Perù e lo fa cercando di mo-
manifestazione di specialità fotografica.” strare quanto incontrato nel lungo viaggio, e le sue ombre rosse”, Barone Vincenzo
3°Premio a Ferrandello Francesco Pao- nei tanti chilometri percorsi necessari per “Venezia e le sue altre magiche atmosfe-
lo con l’opera “Nebbia arrivare dall'una all'altra località di cui al ti- re”, Bertolini Gregorio “L’isola”, Bianco
“In quel velo che la nebbia appone sugli tolo dell'opera. Come se fossimo vicino al Vincenzo “Ou Man”, Cominato Paolo “La
occhi, in quel silenzio ovattante che ma- vetro del finestrino di un pullman vediamo danza nel cuore”, Faggioli Angelo “Aspet-
gari stordisce un po', in quelle dimensioni scorrere la vita del Paese con i suoi colo- tando l'inverno”, Galeazzi Massimo “Pas-
dilatate o accorciate, quando siamo tra le ri e caratteristiche, la tradizione e qualche
braccia di questa strana sorella ci abban- evidente innovazione. Il lavoro è esaustivo seggiando nel bosco”, Garollo Luisa “Nel
doniamo e tendiamo ad isolarsi, chiudersi e racconta tramite una buona fotografia.” regno di Re Laurino – Fuciade”, Hangler
per quanto tempo è sufficiente affinchè si Segnalazione a Zunino Lorena con l’o- Rodolfo “Venezia fish-eye”, Maffei Paola
ritrovi un po' di noi stessi. In quelle imma- pera “L’urlo” “Pensa la fine”, Mesiti Mariella “Paris 59 ri-
gini di cose che ci balzano davanti quasi “L’amore per la natura, almeno sembra, ha voli”, Morini Alvaro “Campotizzoro”, Oliveri
all'improvviso, rivediamo scene di altre mobilitato l’autrice a produrre questo lavo- Bruno “I nuovi schiavi”, Pastoris Giovanna
stagioni, forse di quelle quando tutto era ro illustrando ai fruitori i disastri di un forte
una sorpresa e respirare la nebbia era un maltempo, i cadaveri degli alberi a terra, “I luoghi della mia estate”, Riva Dario “Non
gioco. Il nostro autore ha rappresentato, in ma l’uomo interviene restituendo, anche capisco !!!”, Spano’ Raffaello “Il mare è per
questa opera, una passeggiata in compa- senza vita, delle sembianze a quei tronchi tutti”, Stocchi Franco “Danze sull’acqua”,
gnia di sè stesso, mentre sotto le scarpe ormai in balia del tempo. Si mettono in mo- Varacalli Francesco “Torino noi”.
rullano i sassi e le erbe seccate dal gelo. to martelli e subbie per sgrossare i poveri
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