Page 18 - 2-2024
P. 18
ReportageReportage Giuseppe Falco
Le tre ere di ScarboroughLe tre ere di Scarborough
ualcuno ricorderà il brano di Simon & Garfunkel “Scarbo- “Are you going to Scarborough Fair?
rough Fair”, interpretazione in chiave moderna di una an-
Qtica ballata inglese ispirata alla grande Fiera che si teneva Parsley, sage, rosemary and thyme
a Scarborough, ridente cittadina sulla costa del North Yorkshire, Remember me to one who lives there
la cui storia vale la pena ripercorrere. Il primo villaggio di pesca- She once was a true love of mine”.
tori sorge intorno all’anno 1000. La felice posizione favorisce la
pesca, ma lascia anche spazio a frequenti attacchi di predoni e
pirati. Per fermare le razzie, nel 1155 re Enrico II fa costruire il
castello, trasformando il villaggio in città. Le ampie spiagge, ora
protette, si rivelano ottima sede per il commercio, tanto che, nel
1253, re Enrico III istituisce la Fiera che si svolgerà annualmente,
fino al 1788, dal 15 agosto al 29 settembre, attirando mercanti da
ogni parte d’Europa e oltre e portando per secoli ricchezza alla
città e ai suoi abitanti. Quando, negli ultimi decenni di vita, la Fiera
sta perdendo gradualmente il suo prestigio, un’altra importante at-
tività è pronta per soppiantarla. Nel 1626 viene scoperta una fonte
d’acqua termale cui vengono attribuite proprietà curative per i ma-
lanni causati dal malsano clima britannico. Poco importa che esse
siano effettive o presunte: Scarborough diviene meta per le cure,
inizialmente di membri e dignitari della casa reale, poi di nobili e
ricchi di tutto il Regno. Nel XIX secolo la costruzione della ferrovia
per York, della Spa e delle prime strutture di soggiorno, permetto-
no l’afflusso delle classi inferiori che, oltre a frequentare le terme,
affollano la spiaggia adiacente attorno alla quale nascono attività
dedicate al ristoro e alla balneazione. Le terme chiudono intorno
al 1970, quando ormai Scarborough si è evoluta in una vivace
località di villeggiatura marina e, grazie al suo clima relativamente
mite, in una ambita ed elitaria residenza invernale, oggi ai primi
posti tra le destinazioni del turismo nazionale (Londra esclusa)
con oltre 2 milioni di visitatori annui per poco più di 60.000 re-
sidenti. La città odierna è divisa in due aree dal promontorio su Per i più piccoli aree di gioco, un luna park e un giro in spiag-
cui svettano le rovine del castello. A nord la zona più tranquilla e gia a dorso d’asino. Dal porticciolo salpano escursioni tranquille,
residenziale, dove si trovano la spiaggia di North Beach, campi da non troppo lontane dalla riva, o più avventurose alla ricerca di
golf e da cricket, il teatro all’aperto, l’acquario Sea Life, la scuola delfini e balene. E non può mancare un giro sulla grande ruota
di surf, il parco di Peasholm. Più vivace la zona sud e la spiaggia panoramica. Scarborough con la sua breve stagione balneare
di South Beach, un tempo sede della Fiera. Qui si affaccia la sto- (due mesi o poco più), la quotidiana instabilità metereologica e le
rica Spa, oggi edificio protetto e sede di eventi pubblici e privati. temperature che raramente superano i 30°, non può certamente
Dall’alto troneggia il Grand Hotel in attività dal 1867, all’epoca più competere con le rinomate e calde stazioni mediterranee, ma è
grande albergo d’Europa. Sul lungomare si alternano ristoranti, una località gradevole, piacevole da visitare e da vivere anche
chioschi a base di “Fish & Chips”, tipici pub, sale giochi, gelaterie, solo per una giornata, dove si respira l’aria rilassata della vacan-
negozi vari, noleggi di sdraio e ombrelloni. za e del divertimento.
18