Page 8 - 2-2024
P. 8
Eventi La settimana santa a Sessa Aurunca
di Marco Di Stasio
a settimana santa sessana, si strut-
tura in diversi riti e processioni se-
Lcolari. Dal lunedì santo al mercoledì
santo, le sei confraternite cittadine, si re-
cano in processione penitenziale, dalla
propria chiesa, alla cattedrale, intonando,
all’andata il benedictus (cantico di Zacca-
ria) e nel cammino di rientro nella propria
sede, il “Te Deum” di ringraziamento. La
sera del mercoledì santo, presso la chiesa
di San Giovanni a Villa, l’Arciconfraternita
del SS. Crocifisso, tiene l’antica funzione
dell’Ufficio delle Tenebre. La celebrazio-
ne, in latino, prevede la lettura di salmi e
lezioni; alla fine di ogni salmo, sul can-
deliere a punta, chiamato “Saetta” su cui
sono poste 15 candele, viene spenta una
candela. L’ultima, quella centrale, viene
spostata dal candeliere e nascosta dietro
l’altare. Essa rappresenta Cristo, una vol-
ta nascosta, nella chiesa rimasta comple-
tamente al buio, i confratelli rievocano il
boato che si verificò alla morte di Gesù, Foto Rosario Alfieri
infatti la celebrazione è comunemente det-
ta “Terremoto”. Il venerdì santo, ha inizio
la processione dei Misteri a cura dell’Arci-
confraternita del SS. Crocifisso. Le statue
dei Misteri, rappresentanti Gesù nell’Orto
degli Ulivi, Gesù flagellato alla colonna,
Ecce Homo, Gesù cade sotto il peso del-
la Croce, la Sindone, Gesù Morto e le Tre
Marie, si muovono tra le strade del centro
storico, con il passo a “cunnulella”. Le im-
magini vengono cullate dal passo in avanti
ed indietro, quasi a lenire le sofferenze del
Cristo e della Vergine. Il corteo, accompa-
gnato dalle marce funebri e dal Miserere,
canto polifonico a tre voci, unicamente
basato su tre note (Re, Si, Sol), recita le
parole del Salmo 50 di Davide, rievocando
la voce straziante della contrizione, che lo
trasforma in un vero lamento, la cui musi-
calità, esclusivamente tramandata a voce,
è ancora oggi oggetto di studio in diverse
università italiane. I grandi falò, che illumi-
nano la notte del primo plenilunio di prima-
vera, riscaldano l’incedere lento della pro-
cessione, fino alle prime ore del mattino. Foto Luigi Centini
Nelle nuove luci del sabato, le confraternite
del SS. Rifugio e di San Carlo Borromeo,
portano in processione i Misteri della Pie-
tà e della deposizione dalla Croce. Il cor-
teo, che si snoda lungo lo stesso percorso
della processione precedente, rievoca il
lutto della madre che perde il figlio, in cui
sembra che le marce funebri e la “cunnu-
lella”, sottolineino con maggiore intensità
un dolore muto. Entrambi i cortei sono ac-
compagnati da donne vestite a lutto che,
con pesanti ceri tra le mani e spesso scal-
ze, accompagnano le immagini con canti
e preghiere, sciogliendo voti, rendendo
grazie o semplicemente manifestando u-
na solidarietà femminile nei confronti della
Vergine. Da ben 11 anni, il circolo fotogra-
fico degli Aurunci, organizza un concorso
fotografico dal titolo: “Fotografando la Sto-
ria...una Settimana a Sessa Aurunca” che
vede la partecipazione di fotografi profes-
sionisti e non, provenienti da ogni parte di
Italia e d’Europa per imprimere nel tempo i
ricordi e i momenti peculiari che ogni anno
la settimana santa a Sessa Aurunca, sa
regalare ai posteri. Foto Eugenio Spicciariello
8 a