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Repor
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Altilia Sepino,città romana nel Moliselise
Al t i l i a S e p i n o , c i t t à r o m a n a n e l M o
l viaggio di oggi ci porta nel remoto villaggio di Altilia Saepinum, una zona archeo- Altilia Saepinum si trova
logica situata a pochi chilometri da Campobasso.Saepinum è la meta consigliata da vicino Campobasso ed è la
Ivisitare per chiunque attraversi la regione Molise, perché è la testimonianza credibile testimonianza di una città
e ben conservata di una città fondata in piena epoca romana. Nelle rovine dell’area ar- fondata in epoca romana. Nel
cheologica di Altilia, il visitatore può vivere un’esperienza suggestiva a contatto con la suo territorio si può ammirare
storia, in un luogo che conserva ancora oggi tutte le caratteristiche dell’antica struttura una interessante zona
urbanistica dell’Impero. La città romana di Saepinum sorge all’incrocio di due importanti archeologica ed anche un
strade: il tratturo Pescasseroli-Candela e la strada che collega il Matese alla costa. L’a- teatro costruito da Augusto
rea occupa una superficie di circa 12 ettari a pianta quadrata, circondata da una cinta imperatore, un museo ed una
muraria reticolata. La città fu costruita secondo i canoni dell’edilizia militare romana, che basilica. Inoltre il villaggio
prevedeva che le città sorgessero all’incrocio di due assi viari, il Decumano massimo ed è immerso nel verde ed è la
il cardine massimo. A questi due assi venivano allineate una serie di vie secondarie, che meta prediletta di turisti e
davano alle città una forma urbanistica molto regolare. L’accesso all’area archeologica, fotografi di tutto il mondo.
attraverso le sue meravigliose porte (Porta Boiano, Porta Tammaro, Porta Benevento,
Porta Terravecchia), permette di osservare i resti delle antiche torri e della cinta muraria;
è possibile passeggiare attraverso il Decumano, ai cui lati sono presenti le botteghe arti-
giane, le fontane ed i bagni termali, oppure vedere la straordinaria basilica, le cui colonne
in stile dorico aprono sul foro, antico luogo per le funzioni politico-amministrative. Molto
interessanti sono anche i resti della basilica, che conserva ancora una certa eleganza, e
lo spazio immenso che in tempi lontani era destinato al foro. A ridosso della cinta muraria,
ordinata dall’imperatore Augusto ai suoi due figli adottivi Tiberio e Druso, si erge il teatro.
Questa struttura contava circa tremila posti a sedere e le parti che più di tutte hanno re-
sistito ai segni del tempo sono le prime gradinate e lo spazio riservato all’orchestra o ai
gladiatori. Nel sito archeologico sono presenti anche dei musei, all’interno dei quali sono
conservati alcuni resti ritrovati durante gli scavi. La cosa che colpisce di più del sito di
Altilia è sicuramente l’onnipresenza del verde; infatti, il villaggio è immerso nella natura
e fuso con essa; trascorrere una giornata in questo modo, può risultare agli occhi del
visitatore incredibilmente piacevole e suggestivo. Altilia è bellissima… Visitarla non costa
nulla, è completamente gratuita. E’ molto suggestivo passeggiare tra le strade di Altilia
ed immaginarsela nel suo periodo di splendore, quando c’erano ancora le botteghe, la
basilica intatta, il foro pieno di mercati, il mulino funzionante e le terme pubbliche bruli-
canti di persone. E, per entrare nel vivo della tradizione molisana, mi permetto di dare
un piccolo consiglio: è possible pranzare nell’agriturismo costruito proprio accanto alle
mura di Altilia: Porta Tammaro. Qui si mangia come a casa, con vino a volontà, tovaglie di
carta e sorrisi ovunque. La cucina molisana è umile, ma buonissima e questo è un invito
a scoprire gusti e valori della nostra tradizione.
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